1. Perché il numero di circuiti influisce sulla potenza della batteria?
Il numero di circuiti determina la lunghezza effettiva del percorso del fluido.
Con meno circuiti → ogni circuito è più lungo → maggiore perdita di carico.
Con più circuiti → i percorsi sono più corti → minori perdite di carico.
Nel caso dei fluidi bifase, queste perdite incidono direttamente sulla resa della batteria.
2. Cosa succede in un circuito con fluido monofase (es. acqua)?
Le perdite di carico aumentano con la velocità, ma non influenzano la resa termica.
L’unica conseguenza è la necessità di una pompa più potente per mantenere la portata.
Effetti secondari possono essere:
erosione dei tubi se la velocità è troppo alta,
aumento dei costi di pompaggio.
3. Cosa cambia invece in un circuito bifase (refrigeranti)?
Nei fluidi bifase la perdita di carico modifica la pressione di evaporazione o condensazione, alterando la temperatura di scambio.
Questo porta a:
riduzione della capacità frigorifera/termica,
maggiore sensibilità negli evaporatori (anche piccole perdite → variazioni di temperatura significative).
4. Perché l’evaporatore è più sensibile alle perdite di carico rispetto al condensatore?
Dal diagramma pressione–entalpia:
in condensazione: un Δp di 34 kPa corrisponde circa a 1°C di differenza,
in evaporazione: lo stesso Δp può corrispondere a 4°C di differenza.
Quindi le perdite di carico nell’evaporatore penalizzano molto di più la resa.
5. Cosa si intende per “glide” nei fluidi refrigeranti?
Il glide è la differenza di temperatura tra inizio e fine cambiamento di fase a pressione quasi costante (tipico delle miscele).
Con glide alto → maggiore complessità di calcolo e variazioni di resa.
I software di simulazione spesso usano valori medi per semplificare.
6. Qual è l’impatto pratico del numero di circuiti?
Troppi pochi circuiti → percorsi troppo lunghi, alte perdite di carico, caduta di pressione → calo di potenza (soprattutto in evaporazione).
Troppi circuiti → percorsi troppo corti, velocità troppo bassa → riduzione della turbolenza e peggior scambio termico.
Va quindi trovata una circuitazione ottimale che bilanci pressione, velocità e coefficiente di scambio.